Qualità, agricoltura innovativa e sostenibilità ambientale ai primi posti
Sostenibilità dunque, ombrello sotto il quale prendono forma i prodotti che arrivano sulla tavola e che implica attenzione e rispetto per l’ambiente attraverso la stagionalità e la biodiversità, tenendo sempre ben presente che il sistema alimentare è vivo e complesso e come tale va rispettato. La qualità del contesto sociale, declinata nel rispetto del territorio con l’ausilio di tecniche agricole non solo è auspicabile ma è necessaria nella visione de Le Stagioni d’Italia.
Grande attenzione, come sottolinea il Dott. Scanu, è data all’innovazione il cui fiore all’occhiello è l’agricoltura di precisione, protagonista del nuovo corso di Bonifiche Ferraresi. La precision farming è lo strumento indispensabile per un’agricoltura che sia veramente sostenibile, tramite un minor impiego delle risorse, che porta ad un impatto ridotto sull’ambiente e ad una maggior efficienza. Accanto a sostenibilità ed agricoltura 4.0, la filiera corta è per Le Stagioni d’Italia un tassello fondamentale nella realizzazione di prodotti di qualità. Una filiera corta, presidiata in ogni passaggio dalla semina alla commercializzazione, in un processo produttivo completamente tracciabile e nel pieno rispetto della stagionalità.
Nulla di tutto questo sarebbe possibile senza la caratteristica fondante della gamma di prodotti de Le Stagioni d’Italia: l’italianità, da cui tutto nasce. Le materie prime, i semi, sono certificate 100% italiane anche grazie ad una costante collaborazione con la S.I.S., Società Italiana Sementi. La S.I.S. è nata nel 1947 con "lo scopo di provvedere per conto della Federazione Italiana dei Consorzi Agrari alla moltiplicazione delle sementi di razze elette” e ha permesso la creazione delle dieci referenze di pasta a base di Senatore Cappelli. Il Senatore Cappelli è una varietà antica di grano duro caratterizzata da grande qualità nutrizionali: un contenuto di glutine più basso rispetto ad altri grani duri, un’alta percentuale proteica, contenuti più bassi della media e la presenza di oligoelementi quali magnesio, potassio, calcio e zinco, di vitamine del gruppo B e vitamina E. L’agricoltura italiana torna protagonista.