Oggi è la giornata mondiale dell’ambiente e le vogliamo riconoscere l’importanza che riveste, raccontando del legame che c’è tra la qualità ambientale e la qualità alimentare. Lo facciamo entrando in un’arnia e parlando di loro: le api. Tra i più efficienti bioindicatori della qualità ambientale e tra i principali impollinatori. Sono indispensabili per preservare la salute degli ecosistemi e la qualità dei prodotti alimentari.
Zoom nell’arnia
L'arnia ospita migliaia di api. Le api operaie secernono sostanze cerose per costruire un favo con struttura a celle esagonali, dove raccolgono il polline e il miele e allevano la covata. Le api che vivono in un’arnia operano come parti di un superorganismo e, al suo interno, ognuna svolge di base un compito definito, che può modificare all’occorrenza per rispondere alle esigenze della sua comunità. Le api bottinatrici sono deputate a raccogliere il nutrimento per la colonia arrivando a coprire distanze fino a 7 km2 dall’alveare. Visitano in maniera scrupolosa i fiori di numerose essenze vegetali, raccogliendo soprattutto sostanze zuccherine di origine diversa (polline, nettare, melata). Nell’ispezionare un gran numero di fiori della stessa specie vegetale, le api si imbrattano di polline divenendo degli eccellenti impollinatori. Una volta tornate all’alveare, le api uscite in esplorazione sono in grado di comunicare la posizione delle fonti di cibo alle altre, mettendo in scena una caratteristica danza. L’osservazione di questi comportamenti ha messo in luce l’importanza dell'organizzazione sociale delle api.
Più fiori
Per garantire la sopravvivenza e la permanenza delle api in un territorio occorre offrire loro una vasta scelta di fiori e specie vegetali, garantire corridoi ecologici, che sono fonti di nutrimento per tutto l’anno attraverso le fioriture scalari nel corso delle stagioni. A questo riguardo, l’agroecologia e l’adozione delle rotazioni colturali sono sicuramente tecniche produttive da tenere in considerazione per le nostre amiche api, poiché forniscono una diversità di ambienti e fioriture. Le leguminose, come l’erba medica, il trifoglio e il favino sono piante che presentano fiori molto attrattivi per le api, ma lo sono anche le essenze officinali, quali ad esempio la lavanda, la salvia, il rosmarino e il finocchio, successivamente lavorate dall’uomo per la produzione di infusi e tisane.